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Consigli sul lavoro / Colloquio di lavoro

Prepararsi ad un colloquio di lavoro

“Come gestire al meglio il primo incontro e farti conoscere al meglio dall'azienda.”

Se sei arrivato al traguardo del colloquio di lavoro significa che grazie al tuo curriculum e alla tua lettera di presentazione sei riuscito a catturare l’attenzione dei selezionatori.

Ora è arrivata l’occasione per farti conoscere meglio dall’azienda, per trasmettere l’immagine migliore di te e guadagnarti il posto che desideri.

Per affrontare in maniera vincente questo step devi prepararti al meglio, informandoti sull’azienda, sul ruolo offerto e perché no, elaborando anche una breve descrizione di te stesso e una risposta alle domande che potrebbero porti. Molto utile è anche conoscere quali sono le tipologie di colloquio esistenti e le diverse fasi che caratterizzano un iter selettivo.

Acquisendo le informazioni più utili riuscirai a gestire al meglio il tuo prossimo colloquio, così da trasmettere l’impressione che desideri!

Hai inoltrato CV e lettera di presentazione all’azienda dei tuoi sogni e finalmente sei stato ricontattato per un colloquio di lavoro. Seguendo alcuni semplici consigli puoi prepararti al meglio per affrontare in maniera vincente la tua prossima intervista!

Tipologie di colloquio

Come prima cosa è importante sapere che esistono diversi tipi di colloquio, ognuno con i propri obiettivi e specificità. Conoscerli e sapere cosa aspettarti può aiutarti a mantenere maggiormente il controllo della situazione e a gestire con successo l’incontro.

Colloquio individuale

Il colloquio singolo comprende diverse fasi che possono espletarsi in un unico incontro o in più colloqui. Solitamente si inizia con una intervista preliminare, realizzata soprattutto in presenza di un numero elevato di candidati, che serve ad approfondire le notizie inserite nel curriculum vitae e ad indagare i requisiti preliminari.

A questa fase segue un’intervista di profondità per i candidati risultati essere più interessanti, in cui s’indagano le caratteristiche personali del candidato, valutandone potenzialità e limiti.

Al termine del processo di selezione c’è poi l’intervista di assunzione, svolta direttamente dai direttori del personale. Lo scopo è la scelta finale e l’accordo sui perimetri di inserimento, compresa la retribuzione.

Colloquio di gruppo

È una tipologia di colloquio che prevede la simulazione di una situazione professionale o extra-professionale, in cui viene richiesto ai candidati di mettersi in gioco per risolvere un eventuale problema. Grazie a questa esperienza i selezionatori riescono ad indagare gli aspetti caratteriali, comportamentali e le capacità di ogni candidato.

I colloqui di gruppo vengono spesso utilizzati per ruoli a contatto con il pubblico, per lavori di team o relativi alla gestione delle relazioni.

Durante questa tipologia di colloquio è importante dimostrare attenzione, ascolto e sicurezza nell’espressione delle proprie opinioni, senza prevaricare nessuno.

Colloquio tecnico

Nelle interviste di tipo tecnico vengono valutate le abilità professionali dei soggetti, attraverso prove tecniche o teoriche, che richiedono quindi studio e preparazione (es: prove tecniche per accertare il livello di conoscenza delle lingue straniere).

Test attitudinale

Si tratta di prove che vengono utilizzate soprattutto quando l’obiettivo è restringere la rosa dei candidati finali, ad esempio quando si è indecisi su chi assumere.
I test possono essere di vario tipo e vanno a sondare aspetti differenti: da abilità specifiche, come quella verbale, numerica, spaziale, di memoria, ad aspetti più relativi alla personalità (motivazione, comportamento).

Esistono numerosi siti che offrono la possibilità di esercitarsi tramite delle simulazioni.

Tipologie di selezionatore

Anche l’intervistatore può scegliere stili differenti durante i suoi colloqui:

Provocatorio

L’esaminatore è molto freddo.
Fa di tutto per non creare un clima accogliente e cerca di far perdere le staffe al candidato. Attento a controllare l’emotività, non cedere alla provocazione.

Paterno

L’esaminatore crea un clima esageratamente confortevole. Il rischio per il candidato è di sbottonarsi troppo.

Professionale

È la condizione ottimale, perché l’esaminatore pone le domande in modo corretto, senza mettere a disagio il candidato.

Cosa fare prima del colloquio?

1. Prepara una breve autopresentazione, nella quale raccontare in modo sincero e professionale la tua formazione e le tue esperienze professionali, cercando di descrivere un percorso lavorativo il più lineare possibile. Prepara una risposta adeguata per giustificare eventuali cambiamenti di lavoro o periodi di disoccupazione.

2. Informati bene sull’azienda e sulla mansione per la quale ti stai candidando e cerca di focalizzare il motivo per cui sei in linea con le richieste dell’annuncio: il selezionatore vuole sempre sapere quanto conosci sulla realtà aziendale e vuole sondare il tuo interesse verso il ruolo.

3. Cura il tuo aspetto: ad esempio evita di presentarti in tuta o con i capelli spettinati. Il tuo abbigliamento deve essere quanto più coerente alla posizione descritta. Se vuoi cambiare lavoro e per qualche motivo non ti è possibile cambiarti prima dell’incontro, puoi specificarlo in sede di colloquio.

4. Arriva all’appuntamento con qualche minuto di anticipo.

Come comportarsi durante il colloquio?

. Ringrazia il selezionatore per il tempo che ti sta dedicando

. Rispetta le regole basilari di educazione (evita di guardare continuamente l’orologio, non masticare la gomma, ricordati di spegnere il cellulare prima del colloquio).

. Parla in modo chiaro quando ti viene posta una domanda, ma non interrompere mai il tuo interlocutore.

. Non parlare di trattamento economico, ferie o orari di lavoro, specialmente nelle fasi preliminari dell’iter selettivo, a meno che non ti venga esplicitamente chiesto dal recruiter.

. Dimostra interesse rispetto alla posizione per la quale ti stai candidando: poni domande relative alla mansione e alle attività che andresti a svolgere, agli obiettivi e alle caratteristiche dell’azienda. Il colloquio in fin dei conti è un dialogo e anche i candidati hanno tutto il diritto di avanzare richieste o quesiti.

. Evita di parlare male del tuo precedente datore di lavoro o dei tuoi ex-colleghi.

. Al termine del colloquio puoi chiedere informazioni sulle tempistiche per ricevere un riscontro sull’esito dell’incontro.